Giornata della memoria di tutte le vittime covid19. Porto Torres ricorda i cittadini scomparsi.

Un fascio di luce al cielo con le immagini e i nomi, condivisi dai familiari, di diciotto concittadini scomparsi per la pandemia da coronavirus.

Ingresso al Comune

Un lucernario con le foto e i nomi dei concittadini scomparsi. Trenta minuti con una nutrita e composta partecipazione della comunità turritana. 

L’evento clou di una breve e intensa cerimonia commemorativa ha toccato la sensibilità di tanti cittadini, opportunamente distanziati secondo le norme pandemiche.

Sindaco Massimo Mulas

accorsi nella piazza del Comune.

Un lucernario civico che ricorda quello liturgico del rito cattolico nella Veglia Pasquale, illumina il buio della piazza antistante alla Casa municipale di Porto Torres poco dopo le diciannove del diciotto marzo 2021. 

Sindaco Massimo Mulas

“Onoriamo la memoria delle concittadine e dei concittadini turritani che, spesso in solitudine, hanno affrontato il calvario del Covid-19 negli ospedali, senza poter ricevere in quei momenti terribili neppure il conforto dei loro cari”.  

L’invito del sindaco Massimo Mulas rivolto alla piazza ha preceduto un minuto di raccoglimento in silenzio nel buio della notte, rotto dalle luci sparse delle candele accese, distribuite ai partecipanti.

All’ingresso del comune è stato allestito un piccolo altare civico di luci dove al leggio, il portavoce del primo cittadino, Antonio Chessa ha moderato alcune testimonianze di altrettanti cittadini impegnati sin dai primi giorni del terribile marzo 2020, nell’impari lotta allo sconosciuto virus letale.

Portavoce del Sindaco Antonio Chessa

Il medico Giovanni Manca ha ricordato le terribili ore che precedettero il trasporto della giovane turritana Marica, prima vittima riconosciuta positiva al covid19 a varcare l’ingresso al reparto di malattie infettive presso l’ospedale civile Santissima Annunziata di Sassari.      

Dott. Giovanni Manca

Così l’infermiere Christian Mariano.

Infermiere Christian Mariano

Vibrante il suo ricordo stagliato nei volti di alcuni suoi pazienti visitati sin dalle prime ore dell’alba, molti dei quali strappati tenacemente alla morsa mortale del virus.

Giovanna Demontis – Dalila Speziga

Impossibile trattenere le lacrime di fronte ai versi di due poesie lette dalla signora Giovanna Demontis, vedova di una delle vittime turritane e dalla giovane scrittrice Dalila Speziga.

Dalila Speziga

L’omaggio floreale in memoria delle vittime del covid19 è stato espresso in nome della città da Angelo Dedola.

Angelo Dedola

Composto e solidale l’unanime tono dei presenti in questa prima “Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell’epidemia di coronavirus”, istituita nella scorsa estate dal Parlamento Italiano.

Celebrata in tutte le regioni italiane, la manifestazione ha segnato l’evento istituzionale più alto a Bergamo con la presenza del premier Draghi.

Accompagnato da una rappresentanza sarda d’eccezione nella tromba di Paolo Fresu. 

https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2021/03/18/covid-la-tromba-di-fresu-ricorda-vittime-a-bergamo_6dd01462-c8da-48c0-a029-752f4abab636.html l

   La stessa CEI, nella persona del Presidente, Cardinale Gualtiero Bassetti, ha contribuito alla ricorrenza civile: “Oggi è l’occasione per fare memoria, perché chi non ha memoria non ha radici e viene sradicato da qualunque vento. La memoria è come un contenitore che dà senso profondo alla vita e da cui si può attingere. La preghiera diventa allora una cannella d’acqua fresca che sgorga da questo contenitore e si traduce in un dialogo con Dio”

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