Le mie donne, Sade Mangiaracina al JazzAlguer, incanto stellare.

Diciotto mesi dopo il debutto sassarese nella rassegna musicale “Voci di Donna” al teatro civico di Sassari (https://www.professionebancario.it/2017/09/20/sassari-voci-donna-2017/) uno dei  migliori talenti del jazz italiano torna nel nord Sardegna, cuore del Jazz isolano e mediterraneo. Classe 1986, Sade Mangiaracina, vulcanica pianista siciliana arriva ad Alghero con il trio che prende il suo nome per il quinto appuntamento JazzAlguer 2019.

Nell’affascinante cornice del teatro Civico di Alghero è Franca Masu a presentare la speciale serata nell’ultimo sabato di marzo.  La stessa artista algherese che aveva duettato con l’ospite al suo esordio sardo sopra citato, ricorda la scoperta di questa giovane musicista avvenuta qualche anno fa con una corrispondenza telematica via social network. Sade conosceva tutto il repertorio della Masu e le aveva espresso il desiderio di poterla seguirla in un concerto, magari in Sicilia.

La potenza espressiva della pianista di Castelvetrano non tarda a interessare anche il “roster” di Paolo Fresu che lo scorso anno produce con la sua etichetta discografica (TUK Music) i brani scritti dalla Mangiaracina (che nel frattempo ha avviato progetti con la stessa Masu e altri musicisti sardi) raccolti nell’album Le mie donne.    

Sulla ribalta con Sade al piano salgono i partner musicali che hanno collaborato nello stesso progetto, Marco Bardoscia al contrabbasso e Gianluca Brugnano alla batteria.

Con loro, special guest della serata, Marcello Peghin accompagna il trio con le sue chitarre acustiche.

Sono otto i brani originali che compongono l’album Le mie donne.Ogni pezzo è dedicato a una figura femminile che ha lasciato con la sua vita una testimonianza civile nella società contemporanea. “Non è un manifesto di genere né un’iniziativa per sostenere il femminismo” – chiarisce Sade sul palco – piuttosto narrazioni dedicate ad alcune figure che “mi hanno insegnato a essere una donna”.

Così il primo brano in scaletta è dedicato al premio Nobel Aung San SuuKyi.  Le musiche spaziano in una fusione di standard jazz improvvisati dove le estensioni ampie al piano e tastiera di Sade incrociano i tempi dettati del contrabbasso di Bardoscia e le incursioni percussive di Brugnano. Progressivi impetuosi declinano in sonate di chiara matrice mediterranea, dove poesia e immaginario cinematografico disegnano i profili di vite uniche.

E’ il caso di Rosa Parks, madre dei diritti civili nell’America degli anni cinquanta o dell’eroina aviatrice statunitense Amelia Hearhart.  Fra le donne di Mangiaracina, figurano anche Coco Chanel e Anna Frank. Non mancano persone molto più vicine anche nel vissuto italiano.

Il brano per Rita Atria di Partanna, vittima indiretta della mafia, collaboratrice del giudice Paolo Borsellino, morta suicida a diciassette anni, una settimana dopo la strage di via D’Amelio, è uno dei più partecipati della serata.

L’interplay raggiunto dai quattro musicisti è perfetto. Nel bis finale l’acid jazz irruente trasporta il pubblico all’ovazione finale.  Il prossimo concerto della rassegna JazzAlguer, vedrà impegnato il fisarmonicista francese Richard Galliano il dodici aprile nella chiesa di San Michele.  

Gli spettatori accorsi a vedere il Mangiaracina Trio ne hanno già ricevuto la prenotazione gratuita.

 

Solo un arrivederci per Sade Mangiaracina. Impegnata in un articolato tour italiano, la rivedremo presto in Sardegna con due appuntamenti musicali nel prossimo festival Time in Jazz di Berchidda  in programma dal sette al sedici agosto.

 

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