Parte la trentaseiesima edizione del Festival Voci d’Europa con i sessanta anni del Coro Polifonico Turritano.

“Con questo festival portate la Cultura in tutti i luoghi.”  Con questo inciso il sindaco Sean Christian Wheeler ha chiuso il saluto istituzionale durante la conferenza stampa che illustrato i contenuti della trentaseiesima edizione di Voci d’Europa.

Una programmazione di particolare rilievo, presentata il dieci settembre al Palazzo del Marchese a Porto Torres, alla presenza del direttore artistico Maestro Laura Lambroni, dell’assessore alla cultura Mara Rassu e di altri protagonisti che contribuiscono alla realizzazione di un imponente e ricco palinsesto di eventi.

Foto Ufficio stampa Voci d’Europa

Un’edizione che segna un avvenimento di eccezione: i festeggiamenti del sessantennale del Coro Polifonico Turritano. “Un traguardo prestigioso, sia in termini di credibilità del progetto, sia in termini di diffusione, condivisione e notorietà. L’evento corale, più longevo della Sardegna, ideato dal Maestro Don Antonio Sanna” – come ricordato nel messaggio inviato dal presidente del Coro Polifonico, Maria Maddalena Simile, affidato alla giornalista Luciana Satta, responsabile comunicazione della kermesse e conduttrice di tutti gli eventi dell’iniziativa. Un progetto articolato nella cifra dell’apertura e del dialogo con l’Europa. Saranno tre cori italiani, due stranieri e un’orchestra tedesca che animerà la struttura polifonica e concertistica nell’ isola.

Che avvierà in questa speciale edizione un’importante novità nel segno della valorizzazione culturale e artistica delle eccellenze sarde protese nel contesto internazionale.

Seguendo proprio l’incipit iniziale del primo cittadino sul trasmettere la cultura in tutti i luoghi, Il Coro Polifonico Turritano, oltre le già avviate tappe itineranti nell’isola (Sorso, Mamoiada, Borutta, Olbia) per  la  prima  volta rappresenterà il festival all’ estero, grazie ad un’iniziativa, “Il Distretto Culturale dei Giudicati”, avviata da una partnership d’imprenditori territoriali con il sostegno dell’assessorato regionale al turismo. Il progetto di ampio respiro artistico culturale è stato accennato (il processo è in fase di gestazione) dal responsabile organizzativo del festival Arnaldo Melissa. Questa iniziativa consentirà l’esibizione del Coro Polifonico a Barcellona dal 21 al 24 settembre con una serie di flash mob durante i festeggiamenti de La Festa de La Mercè, la più importante festa patronale del capoluogo catalano, dedicata alla Vergine della Misericordia, che richiama a Barcellona oltre un milione di visitatori.

Impossibile approfondire tutti gli appuntamenti di questo cartellone. Fra gli eventi di particolare rilievo sicuramente spicca il concerto del Coro Polifonico, in programma il quattro ottobre presso La Comunità La Crucca.  Sulla particolare atmosfera che si crea in tale ambiente e sui percorsi di apertura e collaborazione con gli enti e le associazioni del territorio si è soffermato il responsabile della comunità, Paolo Camiciottoli, anch’egli presente in conferenza.

La trentaseiesima edizione di Voci d’Europa debutterà giovedì dodici settembre nella Chiesa di San Pantaleo a Sorso (inizio previsto alle 20.30) con il concerto dedicato al compositore Karl Jenkins. Il concerto sarà diretto dai Maestri Graziano Madrau e Laura Lambroni, direttori dei cori interpreti: La Polifonica Santa Croce e Il Coro Polifonico Turritano.

 Da citare anche l’evento del 16 settembre all’Asinara: “un appuntamento cui teniamo molto, che ci consente di proseguire, attraverso alla cultura, nel percorso di unione della città alla sua Isola-Parco”, ha ricordato l’assessora Rassu.

L’epilogo della rassegna avverrà il sei ottobre nella Basilica di San Gavino a Porto Torres con il concerto del Coro Giovanile Regionale Sardo, diretto dal Maestro Laura Lambroni.

Lo stesso Maestro, direttore artistico del Festival, nel salutare i giornalisti, ha ricordato la recente e nuova filosofia di approccio alla realizzazione di un evento di cosi alta caratura artistica, necessaria d’ingenti risorse per garantire il coinvolgimento di ospiti internazionali adeguati. Un riscontro oggettivo divergente rispetto alle edizioni trascorse dove i finanziamenti pubblici erano prevalenti. Una situazione nuova che coinvolge una maggiore sensibilità del territorio a fare “squadra” con le risorse artistiche locali per continuare e promuovere il Canto e la Musica come codici universali di dialogo fra i Popoli. Il regalo migliore che sicuramente il fondatore Antonio Sanna, fisicamente assente, apprezzerà in ogni dove.

Foto Ufficio Stampa Voci d’Europa
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