Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura. Incanto al Jazzalguer 2020.

 Quando Sade Mangiaracina, “Miglior Talento dell’Anno” per il TOP JAZZ 2018, massimo riconoscimento indicato dallo speciale referendum attivo dal 1982, promosso dalla più autorevole rivista di musica Jazz, MUSICA JAZZ; sale sul palco, sale anche l’emozione.

Sade Mangiaracina

E’ la giovane pianista di Castelvetrano chiamata a presentare la serata speciale sul palco agostano, evento clou nella terza edizione di JazzAlguer. Rinfrescato da un insperato maestrale, Largo San Francesco, cuore catalano di Alghero, si presenta denso di spettatori in mascherina, nel primo dei due concerti in programma nella serata del tre agosto.

Le centinaia di spettatori rimarcano con un fragoroso applauso le parole della presentatrice mentre in ribalta compare la coppia di protagonisti.

Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, un duo che ha calcato le scene di tutto il mondo, contaminando suoni, lirismi e culture diverse in un viaggio continuo nel segno del dialogo in musica. Sciolgono attese per un nuovo beneaugurante esordio con il pubblico “in presenza” dopo gli infausti mesi dell’isolamento da pandemia con un originale arrangiamento di

“Oh che sarà”. Versione italiana scritta nel 1989 da Ivano Fossati (interpretata anche in coppia con Fiorella Mannoia) de “O que sera”, del cantautore brasiliano Francisco “Chico” Buarque.      

   

Il Brasile e l’America del sud saranno luoghi e tappe privilegiate di un coinvolgente viaggio sonoro, condotto dai due musicisti connessi sulla ribalta oltre che dai suoni pregnanti, da un particolare feeling solidale frutto di anni di studio e ricerche di nuovi percorsi sonori.

Un’intesa sullo studio anche di musiche antiche e sacre del milleduecento come racconterà nei diversi spazi didascalici Paolo. Che unitamente alla visitazione di tante partiture a quattro mani con Di Bonaventura, ha prodotto nel 2015 il mirabile progetto “In maggiore” edito dalla storica etichetta musicale ECM.  

Da quest’album sono proposte, come le “migliori portate di un pranzo tra amici” (le metafore oranti di Fresu rendono ancora più intimo e ammaliante il rapporto con la platea), alcune interpretazioni struggenti.  “Non ti scordar di me” (Ernesto De Curtis – Domenico Furnò 1935) è la prima.

Le tappe più emozionanti del viaggio sonoro dei due musicisti riguardano come già detto l’America Latina e i suoi esponenti migliori. In quella tensione popolare di passione proletaria molto vicina alla tradizione europea mediterranea.

Caetano Veloso e Gilberto Gil risuonano negli standard filo brasiliani; Fito Paezevoca più di una volta il tango argentino.Fresu ha già precisato, come in altre occasioni, che il bandenoen imbracciato da Di Bonaventura nasce in Germania per poi approdare in Argentina nella popolare danza nazionale.

Il racconto non può che terminare con un memoriale indelebile nell’esperienza itinerante sui palchi internazionali. ”Te recuerdo Amanda”, brano scritto da Victor Jara, cantautore cileno assassinato cinque giorni dopo il golpe dell’11 settembre del 1973,  (quarta traccia nell’album In maggiore) è riproposto dai due musicisti con la stessa emozione provata a Santiago, dinanzi ad una folla di circa ventimila cileni. Tutti in piedi durante l’esecuzione di questo inno alla libertà e al lavoro.

Termina il primo concerto di questa splendido appuntamento del JazzAlguer.  Pochi minuti per consentire il cambio di spettatori in platea e un adeguato intervallo ai due artisti, pronti a riprendere la maratona con il pubblico più presente che mai.

Il prossimo appuntamento a Lo Quarter è fissato il prossimo otto agosto alle 21.30.

Sade Mangiaracina Teatro Civico Alghero
30 marzo2019

Sul palco Sade Mangiaracina & Ziad Trabelsi.  

Info e prenotazioni : ticket@jazzalguer.it   t. 328 8399504  –  339 1161674 

 

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