Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia, l’Italia più bella al JazzAlguer.

Gianni Coscia – Salvatore Maltana – Gianluigi Trovesi

Ritrovarsi ad Alghero nell’ultimo sabato di gennaio, gelido, in una tregua naturale dalle raffiche di maestrale che insistono sull’altro versante marino turritano che volge alla penisola, sembrerebbe una sfida fuori norma oltre che fuori stagione. Sicuramente “stravagante” per rimanere nel gergo corrente.  Ancor più, forse, affollare sino all’esaurimento, lo splendido teatro Civico per vivere novanta minuti buoni, con due terribili giovanotti letteralmente irresistibili, irrefrenabili. Succede nel terzo appuntamento del JazzAlguer Mùsica Per Tots, seconda edizione della rassegna musicale, organizzata dall’associazione culturale Bayou Club-Events con la direzione artistica di Paolo Fresu.      

Centosessantatre anni in due per la coppia di musicisti in ribalta, ospiti della straordinaria serata. Il clarinettista sassofonista lombardo Gianluigi Trovesi (classe 1944) con Gianni Coscia, piemontese d’Alessandria, da pochi giorni ottantottenne, ha offerto uno spettacolo unico, incontro speciale di musica e parole.

Introdotti in ribalta, per l’occasione, una sorta di salotto familiare dalle luci soffuse, da Salvatore Maltana

Salvatore Maltana

che rende gli onori di casa, i due ragazzi avviano una conversazione, fra il serio e il faceto che attraverserà in un focolare musicale, l’intera storia della musica colta popolare italiana. Sollecitato dalle domande del musicista algherese, presentatore degli eventi JazzAlguer, oltre che promotore della rassegna, Coscia conferma un’investitura. Alla sua verde età, sarà chiamato a presiedere il progetto “Il Jazz va a scuola, prima iniziativa realizzata dalla nascente Federazione Nazionale Il Jazz Italiano, presieduta da Paolo Fresu.

Gianni Coscia

Uno “scherzo da Fresu” l’ha definito l’ottuagenario fisarmonicista, ricordando al contempo, la lunga collaborazione con il trombettista berchiddese più noto al mondo e la stessa presenza ispiratrice dello stesso Fresu (in questi giorni è distribuito il suo ultimo lavoro discografico Mare Nostrum III realizzato in vinile con Richard Galliano e Jan Lundgren) nelle iniziative più importanti a livello nazionale, sulla formazione musicale per le giovanissime generazioni, sin dalle scuole primarie con la divulgazione della musica jazz in ogni ambito istituzionale.

Nell’ alternarsi delle suonate tratte dai repertori degli autori più grandi d’oltre oceano del secolo scorso, rivisitate nelle interpretazioni dei due musicisti (che non richiedono alcuna presentazione o altra annotazione), gli scambi di battute fra i due oratori, vere perle da prosa teatrale, hanno realizzato una narrazione del secolo breve, piacevole e brillante. Tanti gli applausi del pubblico ammaliato, soprattutto nella parte dedicata allo scrittore Umberto Eco, grande amico d’infanzia e di studi di Gianni Coscia. Che ha invitato più volte il pubblico in sala alla lettura del libro autobiografico La misteriosa fiamma della regina Loana”.

Gianluigi Trovesi

In questo romanzo meno noto che ripercorre il percorso di vita del filosofo scomparso circa tre anni fa, fra i vari personaggi compare anche il profilo del grande fisarmonicista.Eco, grande appassionato della musica Jazz, sui protagonisti di Alghero si era espresso affermando: “Coscia e Trovesi sanno contaminare senza che, salva restando la possibilità di riconoscere la citazione, ne venga a soffrire l’unità del pezzo”.

Lo spettacolo si consuma come un gioioso battito d’ali. Oltre lo spessore pregiato di musiche interpretate con straordinaria freschezza e lucidità, emerge uno spaccato reale dell’Italia migliore e inimitabile. Arte e patrimoni culturali da preservare e diffondere in tutto il mondo, senza se e senza ma. Il JazzAlguer assume un’ambasciata privilegiata. 

 

Al prossimo appuntamento in febbraio.  

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