Al via Liquida, prima edizione in Sardegna per un festival di letteratura giornalistica.

Un’occasione inedita per respirare boccate di ossigeno buono, forse semplicemente diverso, in un ambiente straordinario per natura e paesaggio, decisamente in difficoltà sul versante dell’informazione e sulle opportunità per un’adeguata formazione e crescita civile nelle comunità dei cittadini.

Libreria Koinè PortoTorres
F. Bulfon – S. Maurizi

Si chiama Liquida, il festival di letteratura giornalistica che indaga l’informazione con delle modalità innovative, cercando d’illuminare fatti salienti, nascosti o quasi, persi nel magma quotidiano di notizie liquide che ci arrivano a tutte le ore sui nostri dispositivi portatili nei flussi continui della rete.

Libreria Koinè Portotorres.
F. Bulfon S. Maurizi A. Addis

L’iniziativa partita questo pomeriggio negli spazi antistanti la splendida basilica di Saccargia, si svilupperà in tre serate sino a domenica 29 settembre insieme ad alcune tra le firme più note e autorevoli del giornalismo italiano.

Il progetto, sostenuto dal Comune di Codrongianos, dall’assessorato alla cultura RAS, con i contributi di Liberos  (https://liberos.it/), dell’Agenzia Altrove di Luca Zoccheddu , dell’Associazione Stampa Sarda (http://www.stampasarda.info/ ), volge uno sguardo sulla prospettiva di una nuova  idea della professione giornalistica che coinvolga tutti i soggetti in campo ad iniziare dai lettori, ascoltatori e spettatori.

E’ stato Sergio Rizzo (vice direttore de La Repubblica) ad aprire il festival, insieme al presidente di Asso Stampa Sarda, Celestino Tabasso,

Il coautore (con Gian Antonio Stella) del bestseller La Casta,ha presentato il suo ultimo saggio La memoria del Criceto (Feltrinelli), un nuovo viaggio ironico nelle più grossolane amnesie nazionali.

La serata inaugurale ha visto anche Riccardo Cucchi conversare con Piero Trellini sul tema “Fuorigioco: il romanzo del calcio”, riflessioni su Italia-Brasile, Tutto il calcio minuto per minuto e le visioni contemporanee di sport e calcio.

L’incontro topico di scottante cronaca giudiziaria è stato con Floriana Bulfon.

La giornalista friulana (La Repubblica – Espresso) ha trattato in compagnia della collega Mariella Careddu, la vicenda (non solo romana) dei Casamonica con tutte le implicazioni socio economiche. Ben argomentate nel suo ultimo libro, Casamonica. La storia segreta edito da Rizzoli.

La stessa Bulfon (una carriera da veterana nel giornalismo d’inchiesta, costellata da importanti riconoscimenti, oltre due lauree conseguite in filosofia e giurisprudenza, nonostante la giovane età), si è concessa, nella serata del 26 settembre, in una piacevole e intima anteprima a Porto Torres, presso la libreria Koinè.

Un confronto davvero ricco e formativo con i lettori, non solo sugli aspetti più eclatanti dei clan criminali attivi nella capitale con i collegamenti e le commistioni in tutto il territorio nazionale e con le solide alleanze internazionali.

Libreria koinè Portotorres
F. Bulfon S. Maurizi

Con la presentazione di Sante Maurizi, i lettori turritani sono stati coinvolti e illuminati circa le dinamiche perverse della malavita organizzata. Diverse, secondo le declinazioni dei territori occupati, accomunate dalla graduale e costante evoluzione dei clan nel sostituirsi alle funzioni chiave (dal lavoro, al welfare, alle aggregazioni sociali per usare eufemismi) nelle istituzioni dello Stato. Rendendo i cittadini ai margini dei quartieri residenziali metropolitani o dell’area provinciale,sudditi, quando non schiavi di una tirannia criminale e impunita.

Casamonica. La storia segreta.
F. Bulfon S. Maurizi.

Avallata da culture depauperate da ogni forma di autonomia economica e intellettuale oltre che da interessi opachi e collusi in una trasversale rete di soggetti e istituzioni della società civile e politica.

In questo scenario il giornalismo detiene un ruolo ancora decisivo. Seppure incarnato da profili diversi che ne fanno la differenza.

L’auspicio di Aldo Addis (Libreria Koinè) di riconoscere in Sardegna nuovi professionisti dal profilo deontologico di Floriana Bulfon, non è un atto di mera cortesia nei confronti dell’ospite friulana. Anche lei costretta,per le sue inchieste giornalistiche, ad un livello di tutela da parte delle forze dell’ordine.

In questo scenario il progetto che parte a Codrongianus è certamente una buona notizia per tutti i cittadini Sardi, un esperienza laboratoriale nel replicare presidi di cultura partecipativa.

Il Festival si snoderà nelle giornate di domani e domenica anche con l’intervento di protagoniste indiscusse della comunicazione nazionale. Da non perdere il panel “L’Altra Narrazione: ilgiornalismo delle donne” con la partecipazione di Flavia Perina.

Libreria Portotorres
Casamonica. La storia segreta.

In ribalta anche Luca Telese e Pino Corrias. L’epilogo che chiuderà il festival sarà affidato a Saverio Tommasi.

 

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