Di rotta su Napoli. In viaggio nel golfo reale. Le esplorazioni Iperborea.

“Qui siamo venuti il giorno della morte di Maradona davanti allo stadio, ma ovunque, in ogni via, si è consumato un istante di commozione collettiva. “

Lo stralcio di una visione vissuta da una marea umana. Convocatasi spontaneamente in una (apparente) folle rappresentazione collettiva. Un flash mob che manifesta uno psicodramma edulcorato e demonizzato su scala globale. Condannato nell’infrazione alla quarantena sanitaria, colta platealmente in diretta multimediale. Riletto nella sua palingenesi, non priva di iperbole surreali nelle “Voci azzurre”, scritte da Gianni Montieri.

Uno fra le dozzine di saggi. Che, insieme a occhielli e rubriche, innesti didascalici e slot statistici, realizzano “The Passenger Napoli”.  Il volume pubblicato nel 2021 per i caratteri Iperborea, incluso nella speciale collana “The Passenger” è di per sé la presa d’atto di un’attenzione internazionale dovuta alla capitale del Mezzogiorno d’Italia.

In fase di attracco alla banchina nel porto di Napoli

Una constatazione tout court banale, solo considerando le altre città, gli stati di attrazione globale, incluse nelle precedenti pubblicazioni, in quelle di prossima uscita nella medesima collana.

Persiste un “rischio d’impresa” sempre crescente, potremmo arguire, che si rinnova ogni qualvolta il pianeta Napoli è oggetto d’indagine nel più ampio spettro dei codici di comunicazione, nelle più varie espressioni editoriali o audio visive.

L’ultimo caso in ordine temporale, in un unanime afflato di ampio consenso, riporta alla serata dello scorso Natale con lo speciale in prima serata, trasmesso su Rai Uno, “Stanotte a Napoli”, presentato da Alberto Angela.

Piazza Plebiscito. Gennaio 22

Se il menzionato programma tv ha acceso la luce di Napoli, capace d’illuminare le bellezze più lontane o non scontate della città, la raccolta di saggi inclusa del progetto ideato da Iperborea, visita con accurata sintesi storica, il popolo.

 Le schiere di abitanti e cittadini che frequentano, affollano, contaminano ogni giorno, i luoghi e le bellezze note o svelate in quel mirabile docufilm.

“Per secoli Napoli è stata la capitale di un regno e anche dopo l’Unità non ha dimenticato la sua vocazione monarchica.”

L’occhiello del primo contributo avvia il saggio di Paolo Macry.

Già professore ordinario di storia contemporanea presso l’Università di Napoli Federico II, editorialista in più autorevoli testate internazionali, Macry aveva dato alle stampe nel 2018 la sua ultima visione della città con “Napoli, nostalgia di una città immaginaria.”  (https://www.laltraribalta.it/2019/01/01/napoli-nostalgia-di-una-citta-immaginaria/)

Da questo volume edito per i caratteri de Il Mulino, è tratto il testo inaugurale di questa puntuale esplorazione nell’anima partenopea.   

Un’indagine quanto più possibile depurata dai luoghi comuni senza l’assillo di scovare nuove tendenze elitarie nella spasmodica ricerca di nuovi slogan inediti quando non effimeri. 

Uno stralcio internazionale ultra popolare.

Così i “Santi minori” di Alessandra Coppola, scrittrice, giornalista per Il Corriere della Sera,  svela con un accurato itinerario, l’articolato processo di culto e devozione alimentato nel corso degli ultimi anni, con il graduale allestimento di un particolare quanto eterogeneo pantheon.  

Articolatosi con il prolificare di murales, edicole votive dedicate a defunti, spesso giovanissimi, vittime di eventi criminali. Venerati nella memoria dei vicoli ultra popolari in una sorta di agiografia del sangue versato. Riconosciuti tutti come martiri innocenti, a prescindere da ogni singolo caso.

Un fenomeno sociale degenerato negli ultimi anni, contrastato con forte determinazione dalla giovane Alessandra Clemente (https://www.alessandraclemente.it/ ) già assessora nella giunta municipale del sindaco Luigi De Magistris, inevitabilmente coinvolta nelle vicende metropolitane puntualmente narrate nel testo.              

Ricco davvero di storie e quartieri da riconoscere e vivere con i suoi abitanti.

Popoli di un popolo universale. Emolliente alle più diverse pressioni o sollecitazione dagli ambienti esterni.  

I canonici 100 giorni trascorsi dall’elezione del neo sindaco, non bastano per dimenticare queste visioni. Stazione F.S. Centrale piazza Garibaldi.

Impossibile spoilerare luoghi e situazioni, racconti e immagini che disvelano anche inedite soluzioni editoriali. Adeguate ai mutamenti epocali nei movimenti sub urbani e periferici.

Il panel di Raffaella R. Ferrè dedicato alla parabola dei new media made in Naples è una chiave passepartout che facilità tutte le interpretazioni e le visioni raccolte in questo piccolo grande campionario. Didascalo per tutti coloro che si avvicinino per la prima volta o ritornino nel golfo reale ai piedi del Vesuvio.

Pronti a vivere una metropoli destrutturata dai superati moti autoreferenziali circa la dote di virtù e risorse ambientali e culturali irripetibili.

Ciò nondimeno uno strumento bello e completo, godibile nella sua cifra contemporanea.

Buona lettura.

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