Di rosso e di luce, il ritorno noir di Edna Silvera. L’ultima intrigante indagine nei capolavori d’arte di Valeria Corciolani.

“Ma come diceva Degas: L’arte non è ciò che vedi, ma ciò che fai vedere agli altri”.

La citazione inclusa nei dialoghi salienti della trama, coglie l’essenza di un ammaliante romanzo.

Di rosso e di luce in libreria dallo scorso trenta agosto, per la collana nero Rizzoli, è l’ultima fatica letteraria di Valeria Corciolani.

L’illustratrice di Chiavari, formatasi all’Accademia di Belle Arti di Genova, compendia in questo suo ultimo progetto letterario, l’incontro felice dei diversi codici di comunicazione.

Per il suo naturale approdo stilistico nell’arte del raccontare (https://www.valeriacorciolani.it/ )

Valeria Corciolani. fonte: pagina facebook dell’autrice.

Di Rosso e di luce, riprende le gesta argute della storica dell’arte, talentuosa restauratrice, Edna Silvera. Già protagonista nel precedente romanzo Con l’arte e con l’inganno (nero Rizzoli 2021), l’irrefrenabile professoressa a riposo (un eufemismo), con l’innata vocazione investigativa per le indagini più complesse, conferma il suo ruolo irrinunciabile. 

Intraprendente e volitiva, quando non dispotica o burbera nelle apparenze. 

Impulsiva nel contraddittorio dove difficilmente può risultare smentita nelle proprie convinzioni. Una sorta di Imma Tataranni, emergente star nelle fiction tv tratte dai romanzi di Mariolina Venezia.   

La storica dell’arte si troverà, suo malgrado, coinvolta nel pieno di un misterioso furto di una statuetta d’immenso valore. Sottratta con analogo immane stupore, in una splendida villa sui colli liguri di Albaro del ricco collezionista, cavalier Petracchi.

Con le indagini avviate dagli inquirenti, rappresentati da un anonimo ispettore di polizia, s’incrocerà l’istruttoria promossa dalla società di assicurazione che copre i preziosi cimeli d’arte di villa Petracchi.

Il delicato incarico è affidato alla giovane Lara Bonfiglio, talentuosa addetta ai lavori nell’universo delle belle arti, poco incline a credere nelle sue competenze. Peraltro poco valorizzate dai suoi stessi datori di lavoro. Pronti a massimizzare il profitto dalla disponibilità professionale della loro collaboratrice.

 Inviata sul luogo del misfatto, per una serie di coincidenze, favorite da una relazione sentimentale instabile, al pari della non pervenuta autostima, Lara si ritroverà ospite nella comoda dimora di Edna.

Fonte: pagina facebook dell’autrice

Incontrata fra gli invitati alla infausta inaugurazione col delittuoso furto. Soprattutto sua ex insegnante ai tempi non remoti del percorso accademico nel corso di laurea alle Belle Arti.    

Inevitabilmente ingaggiata nel complesso processo di raccolta di indizi e informazioni utili, la Silvera lavorerà su più fronti al fianco della sua ex allieva. In un caso sempre più intricato. Aggravato dalla scoperta di un ulteriore ammanco dalla stessa collezione del cavaliere di una antichissima, pregiata terna di manoscritti.

Si snodano, in una evoluzione narrativa, fluida e attrattiva, una serie di dinamiche che evolvono in più ambientazioni diverse.

Visitate da una serie di personaggi. Protagonisti e comprimari distribuiti con saggia collocazione nel ritmo narrante, nella mezza Italia del nord.

Con rocambolesche trasferte romane. Intervallate da puntate nel capoluogo ligure, nelle vallate piemontesi, senza tralasciare la decisiva visita nella laguna veneziana.

I sessantasei paragrafi del libro si popolano con una serie di figure femminili.

Dotate di personalità dominanti rispetto al genere maschile. Con talune eccezioni. Determinanti nello sciogliere alcuni nodi. E’ il caso del fido maggiordomo della villa violata.

Come il medico legale di Alessandria. Capace di cogliere e approfondire le brillanti intuizioni della Silvera.

Integerrima nel ricorrere al suo acume scientifico. Colorato dai soventi “porcaloca” nei prolifici ragionamenti di avvicinamento alla veridicità degli accadimenti.

Meno inibita nell’allontanare la quotidiana solitudine fra le braccia di piacenti interlocutori.

Se non ritrovare l’umore giusto nel fedele stormo casalingo di allegre galline.

In libera uscita nel cortile agreste della sua abitazione. Disinvolta nello sciogliere fatiche e ansie con immancabili e generosi cicchetti.   

La sfera sentimentale della Bonfiglio è il contraltare alla sua esperienza professionale. Librata in alta quota in questa complicata vicenda. Arricchita da altre donne speciali che, sin dal medioevo, segnano il passo alla realtà contemporanea.

Dove le stereotipate relazioni di coppia sono laicamente messe in discussione.

Quando non sdoganate dalla natura più vera dei sentimenti.

Valeria Corciolani. fonte: pagina facebook dell’autrice.

Buona lettura.

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