Cordemar, Franca Masu a Sassari accende le Voci di Donna 2022.

 “E voi, se un giorno anche per me arriverà la Signora, butterete in mar la barca con un levante autunnale lasciando che il temporale apra la sua ala bianca. Non piangerete, rivivo tra la mia terra e un ulivo.”

Le struggenti note di “Mediterraneo” sono l’epilogo di uno splendido viaggio sonoro, secondo appuntamento della prestigiosa rassegna musicale Voci di Donna 2022.  

Il canto prorompente di Franca Masu, chiude con un inno alla Vita, capace di superare lo stesso limite umano sul passaggio terrestre, segnato dalla morte.

Un mito dominato dalle storie di vita e d’amore. Gioie e dolori, mitigate o frustrate dalle onde del Mediterraneo.

Il ritorno a Sassari della Voce catalana di Alghero, fra le prime in Europa, avviene nella cornice elegante e partecipata, il parterre del teatro Verdi, sabato dodici novembre.

Reduce dalla recente tournee in Catalogna, Franca Masu presenta a Sassari il suo ultimo album “Cordemar” .

Un progetto, ideato e realizzato negli ultimi anni insieme a uno straordinario quartetto di musicisti. Offerto in una particolare anteprima algherese due anni fa.

Una sfida importante in una transizione epocale inedita e incerta, segnata dal regime dell’emergenza sanitaria per la pandemia virale del covid19

 (vedi https://www.laltraribalta.it/2020/07/13/cordemar-il-cuore-di-franca-masu-inaugura-jazzalguer/).

La formazione che accompagna Franca Masu sulla ribalta del Verdi è l’originaria che ha realizzato il progetto.

Il piano di Sade Mangiaracina, nell’interpretazione di “Cordemar” che apre il concerto,

è un fluttuare d’imperio. Che avvolge il canto aureo della Masu al pari della risacca del mare, in una preghiera laica d’amore.

Raffigurata anche nella grafica essenziale della copertina del cd. Una donna nuda. Pronta ad abbracciare i flutti azzurri del suo mare.

Difficile immaginare il carisma, la vocazione della cantante algherese senza Alghero. Senza la presenza vitale del suo mare.

Un rapporto ancestrale, simbiotico. Che coinvolge, casualmente, tutti compagni di viaggio sul palco. Con lei, Salvatore Maltana, storico partner al contrabbasso e basso elettrico e Massimo Russino alla batteria. Entrambi algheresi. La già citata Sade Mangiaracina originaria di Castelvetrano (Trapani) e Luca Falomi, prodigioso alle chitarre, direttamente da Genova.         

Il viaggio nel Mediterraneo declina nell’esplorazione intima e carnale dei sentimenti umani.

Incontri speciali fra anime diverse e lontane seminano frutti nuovi, irripetibili.

Amori bagnati dal mare, rivissuti nell’abbraccio sonoro realizzato da Franca.

Si supera nel commovente canovaccio in vernacolo che fonde “Passione” scritta da Libero Bovio nel 1934 con la sua “Minyona Morena” (dall’album Alguìmia 2003)      

L’approdo nell’anima dello spettatore ha la spinta dolce degli arpeggi acustici di Luca Falomi.

Un interplay perfetto con l’equipaggio sonoro.

Il mood vocale della Masu si esalta nelle visitazioni più ricercate.  

Ispirate da autori che hanno creato i colori più belli degli affreschi musicali del secolo breve.

Da Roberto Carlos a Ornella Vanoni e Paolo Fresu.

Con i versi  accarezzati della poetesssa Anna Lamberti.

Prima dell’omaggio a Bruno Lauzi.

“Ti ruberò”, il brano del cantautore genovese, incluso nell’album Cordemar.

Una canzone splendida, poco nota ai più. Carpita dalla cantante algherese durante la sua prima visione de “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino.

I fonemi indescrivibili che riproducono il suo canto scat, regalano al pubblico fraseggi strumentali che il sottoscritto ha riconosciuto, ascoltando (in Italia) solo Mina e Cinzia Tedesco.  

Applausi. Sempre più forti dalla platea.

Non può mancare, prima del congedo definitivo dal palco, l’affettuoso tributo al Maestro Ennio Moricone con “Metti, una sera a cena”.

Ogni altra parola sembra inadeguata per rappresentare una serata che rimane esclusivamente da rivivere. Ci auguriamo presto. In un nuovo irripetibile scenario.

Lasciamo il testimone ad alcune immagini che potranno meglio ricordare queste

 “Voci di Donna”. Puntualmente curate con lo stile e il garbo dell’organizzazione firmata dalla  Cooperativa Teatro e/o Musica di Sassari.  

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