Cordemar, il cuore di Franca Masu inaugura JazzAlguer.

“Il cuore di mare che naviga da Alghero per altri lidi”.

Con questa metafora Franca Masu in una recente intervista radiofonica ha definito il suo ultimo progetto forte di dieci brani, alcuni dei quali rivisitati su altrettanti grandi successi di autori del calibro di Astor Piazzolla, Joan Manuel Serrat e Bruno Lauzi.

Cordemar, è il titolo dell’album che sarà in uscita nel prossimo autunno.

Un lavoro intriso di musica e vibrazioni, sentimenti e pulsioni che hanno reso nell’ultimo ventennio,  il canto di Franca Masu  un esperanto mediterraneo amato e apprezzato a livello internazionale.    

Il Battesimo migliore non poteva che essere nella sua Alghero in un debutto dalla portata fortemente simbolica. La terza edizione del Festival JazzAlguer (https://www.laltraribalta.it/2020/07/05/jazzalguer-e-time-in-jazz-in-presenza-riparte-la-sardegna/)

Seppur rivisitata nel palinsesto, necessariamente rimodulato rispetto alla programmazione originaria, la manifestazione algherese rappresenta la prima ripartenza degli eventi dal vivo “in presenza” nell’isola. Nella cosiddetta “fase due” post emergenza pandemia da coronavirus.

Doppia esibizione per Franca Masu (alle 20.30 con replica alle 22.15) a Largo San Francesco per veicolare al meglio l’afflusso di pubblico e renderlo compatibile alle normative vigenti di sicurezza sanitaria.  

L’emozione da ripartenza palpita in ribalta e nel parterre. Brulicano mascherine colorate che non attenuano la partecipazione emotiva dei numerosi spettatori.

Bastianina Crobe (associazione culturale Bayou Club-Events) legge una vibrante introduzione che precede la disposizione dei musicisti sul palco. Un poker d’assi protagonista nella realizzazione di Cordemar.  

Il contrabbassista algherese Salvatore Maltana, da circa trenta’anni sui palchi di tutto il mondo con Franca e il chitarrista Luca Falomi hanno curato gli arrangiamenti del disco.

Arricchito dall’estro talentuoso della giovane pianista siciliana Sade Mangiaracina e dagli innesti eccellenti e puntuali di Massimo Russino, il “lord della batteria”,  nella citazione serale della stessa Masu.

Una partenza quasi titubante con gli spartiti dei brani e l’incontro di luci naturali e artificiali che sembrano distrarre la vocalista. Apparsa in uno splendido abito bianco adornato dai preziosi monili firmati Marogna. Il feeling con il suo pubblico è più forte di ogni emotività.

L’interplay sonoro cresce. L’avanzare dei testi premia la voce possente e coinvolgente.

In un percorso di stagioni alterne e contrapposte. Come la Vita: gioie e sofferenze.

Elementi della Natura (il mare, l’identità autoctona)  sono lo sfondo colorato delle passioni umane.

L’amore, la separazione, l’allegria, l’euforia. Così le corde che vibrano nella chitarra di Falomi e nel mood del pubblico incrociano le estensioni dal piano dolce alla tastiera irruente di Mangiaracina.   

“Ti ruberò a tutti quelli che ti tengono lontano da te … ti porterò con la mia nave verso terre sconosciute …”

L’incipit di uno splendido brano scritto da Franca Masu, è ispirato dalla visione del film “La grande bellezza”. La narrazione delle didascalie ai brani, assume un tono più intimo nell’evoluzione dello spettacolo. E’ la cifra che rende ogni concerto un’esperienza inedita.

La capacità di tradurre in parole e musica visioni della vita o poemi di altri artisti è una scommessa accattivante. Che si rinnova ogni giorno come la vita.

Il congedo dal pubblico del primo set è più veloce del consueto, non meno intenso.

Cala la notte e incombe la frescura. Necessario proteggere scollature e voce.

Fra pochi minuti parte il secondo spettacolo con l’avvicendamento del pubblico.

Una bellissima maratona per Alghero e la Sardegna che rinasce in musica con i suoi figli prediletti.

Il prossimo appuntamento a Largo San Francesco con JazzAlguer è il 18 luglio alle 21.30

con Lovin’ James.  Sul palco Stefano Nosei e Andrea Maddalone

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