“In questa guerra santa l’assessore non è solo! C’è tutta la Sardegna.”
Più che incisiva la metafora evocata dal sindaco maddalenino Fabio Lai nella straordinaria assemblea delle fasce tricolori a Sassari. Una gremita sala Angioy a Palazzo Sciuti, ha accolto decine di sindaci provenienti dalle province di Sassari, Oristano e Nuoro, nella mattina del tre gennaio.
Gli amministratori delle comunità sarde del centro nord dell’isola hanno risposto all’appello lanciato dall’amministratore straordinario Pietro Fois, per incontrare l’assessore regionale ai trasporti Antonio Moro e ribadire l’emergenza del fallimento della continuità territoriale da e per la Sardegna, in particolare nel nordovest.
Dopo il bando sulla continuità aerea andato deserto all’aeroporto di Alghero, tutto il territorio si è mobilitato per scongiurare quello che potrebbe rivelarsi un vero dramma, sociale ed economico, che metterebbe in ginocchio i sardi e cancellerebbe di fatto il diritto non solo alla mobilità ma il diritto stesso di pari dignità sancito nell’articolo tre della Costituzione.
Ricordando l’importanza che il presidente Mattarella dà alla Costituzione l’amministratore Fois ha ribadito un concetto fondamentale: “Non abbiamo bisogno di citare l’articolo diciannove sul principio d’insularità, dobbiamo ribadire che ogni cittadino ha pari diritti dignità sociale ed è uguale all’altro davanti alla legge, come sancisce il succitato articolo tre.”
Lo stesso commissario provinciale ha evidenziato il paradosso surreale di come cresca lo scalo aeroportuale di Alghero nelle dimensioni strutturali e negli standard dei servizi allineati agli aeroporti europei con investimenti milionari rispetto alla palesata assenza di velivoli.
Unanime il coro dei primi cittadini che hanno preso la parola.
Per la prima volta totalmente concordi nelle ragioni di una vertenza che riguarda la dignità e lo sviluppo sociale di tutti i Sardi e dell’intera regione.
Riferimenti essenziali al passaggio costituzionale sulla “insularità”, ricordati da Emiliano Deiana (ANCI Sardegna) e dallo stesso Fabio Lai.
L’insularità non può essere una scatola vuota se non si rimettono in gioco le questioni ataviche: trasporti e sanità.
Chi ha rievocato passaggi nell’aula del Senato sulla continuità aerea risalente al 1998 (il sindaco di Sassari Nanni Campus) e chi ha rivendicato la mobilità aerea come un “diritto indiscutibile che non può essere lasciato al mercato agli umori di una compagnia” (Mario Conoci sindaco di Alghero).
A conclusione degli interventi, l’assessore Antonio Moro, – in serata ha partecipato ai lavori in commissione a Cagliari – ha ribadito la sua totale condivisione sulle istanze degli amministratori presenti in sala.
L’esigenza di creare un modello sardo di continuità basato sulle esigenze del nostro territorio rimane la priorità. “Io credo che non ci saranno ostacoli da parte del Ministero per risolvere nell’immediato la criticità della mobilità sullo scalo algherese.”- ha poi sottolineato l’Assessore Moro.
“Nel nuovo bando che utilizzeremo è doveroso rimarcare alcuni aspetti importanti: per quanto la gara sia stata redatta secondo regole imposte da Bruxelles, verrà garantita una tariffa agevolata che non supererà i cinquanta euro di bigliettazione, e verranno garantiti il doppio dei posti disponibili, utilizzando degli aeromobili più grandi anche se non verranno aumentate le tratte. La certezza del potenziamento degli aerei e dei collegamenti significa mettere in sicurezza il sistema dei trasporti sardo.”
“Sono fermamente convinto – ha concluso l’amministratore della provincia Pietro Fois – che oggi con la presenza forte di tanti amministratori, si stia scrivendo una pagina importante per il futuro dei trasporti nell’isola e nel nordovest. Non deve più decidere nessuno a nome nostro. Contiamo- e mi rivolgo al nostro assessore- che ci rappresenti con forza e determinazione a Roma e che riesca a sbloccare una situazione che ristagna da troppi anni.”
L’iniziativa assunta questa mattina a Sassari è certamente un segnale forte di coesione che potenzia politicamente la delega dell’assessore ai trasporti e della giunta esecutiva della Regione Sardegna nella vertenza con il Governo nazionale e gli uffici competenti della U.E.
Non si possono altresì archiviare con disinvoltura gli ultimi lustri di governo non solo nazionale.
Dove legislature regionali, rappresentate da esponenti politici di tutti gli schieramenti politici, non sono state capaci di sviluppare o quanto meno tutelare la garanzia delle risorse stanziate proprio dal 1998 con l’avvio della storica prima legge di continuità territoriale aerea da e per la Sardegna.
Non è pensabile che l’importante assise odierna non avesse memoria dei passaggi salienti nelle dinamiche delle scelte politiche istituzionali che hanno contribuito a giungere all’appuntamento di Palazzo Sciuti.
Rispolverare una sintesi efficace offerta nel convegno tematico realizzato all’Università di Cagliari il sei dicembre 2011, potrà essere uno strumento utile non solo per chi si appresta a intervenire con un ennesimo provvedimento tampone:
http://www3.consregsardegna.it/ACRS/Attivita-Ass/Rivista/rivista_24_copertina_indice.pdf