Max Gazzè chiude a Sassari il trionfale mini tour sardo autunnale. Anche il Teatro Comunale gremito dopo i “sold out” al Massimo di Cagliari.

“Abbiamo perso il senso del grave. La terra che brucia…un momento per pensare tutto il dolore alla nostra indifferenza…”

Il prologo che avvia lo straordinario spettacolo nella penultima domenica del novembre sassarese, appare un segnale intonato alle concitate ore mattutine che hanno preceduto questo spettacolo. Le notizie giunte dalla Germania circa l’epilogo dell’ultimo tragico femminicidio italiano, aumentano le emotività reattive al preludio di suoni e visioni.

Che sollecitano, in una solidale adrenalina, platea e galleria del teatro Comunale di Sassari.

Dove un quarto alle ventuno si avvia la terza serata conclusiva della trasferta sarda di Max Gazzè, organizzata nell’isola da Sardegna Concerti. Successiva  ai due “sold out” del fine settimana al Teatro Massimo di Cagliari.   

Rientrato da un lungo periodo di musica in giro per il mondo, Max Gazzè torna sulla scena discografica con tante novità: un nuovo inedito”Che c’è di male”, un nuovo tour.

Un progetto musicale itinerante nei principali teatri italiani ed europei avviato lo scorso sette ottobre a Bruxelles, in Italia il ventotto, al Teatro Lirick di Assisi.

Con una scaletta di canzoni scelta per la migliore fruizione acustica indoor. Una selezione di brani tratti dal vasto repertorio del cantautore romano, includenti alcuni inediti tratti dal nuovo album Amor Fabulas”.  In uscita la prossima primavera per Sony Music/Epic Records.

Che c’è di male”, il primo singolo del nuovo progetto, è stato registrato nei Real World Studios inglesi di Peter Gabriel, vicino alla città di Bath. Il lavoro conferma la felice scrittura dei testi dello stesso Max con il fratello Francesco Gazzè.

Melodie del miglior pop-rock si contaminano in un brano che, nella cifra ricercata di Gazzè, libera l’amore dai luoghi comuni del sentimento da fiaba e delle convenzioni, portandolo alla sua essenza più alta. 

Una estensione sull’idea di amare, che va oltre i confini di un rapporto univoco, con il quale ognuno s’imbatte nella propria vita.

Se Pino Daniele nel suo “Che male c’è” apriva sulle forme più intriganti e non confessabili dell’amore in due; il “Che c’è di male” di Gazzè, libera il concetto analogo in un orizzonte universale di libertà.

Coerentemente con le aspettative, i desideri non repressi di ognuno di noi:

Nessun contrasto, mai, tra l’uno e l’altro amore. Chiaro il concetto. Chi ama, lo fa non per morale. Ma per libertà.”

Sul palco sassarese il nuovo concept svela i sette musicisti in ribalta dopo una intro avvolta da ambientazioni tridimensionali digitali che presentano altri due inediti di Amor Fabulas.

Impossibile spoilerare le scenografie oniriche e fortemente coinvolgenti che creano un’ ambientazione da vivere con “L’epica della guerra” e “Sarà papà”.

Con il cantautore romano (classe 1967), il viaggio emozionale in un tempo non definito, certamente contemporaneo, è assicurato con una formazione di eccellenti musicisti.

La band storica, composta da Cristiano Micalizzi alla batteria; Daniele Fiaschi alla chitarra; Clemente Ferrari alle tastiere; Max Dedo ai fiati, si arricchisce con due giovani performer: Greta Zuccoli ai cori e Marco Molino al vibrafono. Entrambi polistrumentisti.

La prima darà supporto con la sua speciale arpa alta ai toni più articolati di Gazzè (capace con i ripetuti cambi del suo basso elettrico di entusiasmare e coinvolgere il pubblico nei refrain più popolari) e incanterà in duo nell’epilogo del concerto.  

In duo con Greta Zuccoli

Geniale Molino alle percussioni, nell’imprimere sonorità dominanti al vibrafono, impugnando alle mani due coppie di battenti sulle barre in metallo.

Volano le due ore in un “tempo che non muta ma accoglie tutti i cambiamenti in essere”

(“Siamo come siamo”).

Il finale dello show entusiasma gli spettatori che danzano seduti o in piedi.

Trasportati dalle note dei must indimenticabili: “Cara Valentina”, “Una musica può fare”, “Il solito sesso”.

Il congedo dal palco scorre  lento fra le ovazioni di applausi per tutti gli artisti in un abbraccio intenso e riconoscente.

Un giorno di sosta utile al rientro dello splendido staff di artisti e tecnici nella penisola, per continuare il lungo viaggio di Gazzè & friends che riprenderà il ventuno novembre a Firenze.

Repliche ogni sera in tutto lo stivale: Genova (Teatro Politeama), Torino (due serate al Teatro Colosseo), Forlì, Legnano.

Dicembre al sud con Isernia, Lecce, Taranto e Napoli, il sette dicembre al Teatro Augusteo.

Anche Bologna (Teatro Duse, tredici e quattordici dicembre) ospiterà Gazzè.

Che saluterà il 2023 nella “sua” Roma il ventinove e trenta dicembre all’Auditorium Parco della Musica

Nel nuovo anno le nuove date europee: Barcellona, Madrid, Amsterdam, Berlino.

Non perdiamolo!

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