Una speciale serata, venerdì dieci ottobre, inaugura la stagione lirica 2025 al teatro Comunale di Sassari, allestita dall’Ente de Carolis.
Una prima assoluta, il Mandrake, scritta dal compositore Nicola Colabianchi ed una prima in forma scenica, Jungfrun i tornet (La fanciulla nella torre) di Jean Sibelius, realizzano un inedito dittico. Due rappresentazioni, distanti nelle ideazioni dei rispettivi autori, accomunate dal filo rosso di una lungimirante regia. Supportata da una ambientazione di scenografie, luci, colori da renderne un fantastico unicum.

Un suggestivo incipit di arte contemporanea si manifesta allo schiudersi del sipario alle 20.30. ll mago più affascinante della storia del fumetto, con le sue gesta prodigiose, i poteri arcani, l’eleganza della postura, Theofrasto il mago Mandrake, s’incarna nella figura, nella voce imponente del basso Tiziano Rosati. Impugna lo sterzo alla guida della sua spider. Con lui l’amico fidato Cassius (Lotar), interpretato dal baritono Francesco Landolfi. Insieme attendono il compleanno di Lara, fidanzata del mago (Narda),interpretata dall’eccellente soprano Alessandra Di Giorgio.

Il teatro d’opera racchiuso in questa prima rappresentazione lirica ispirata a un fumetto, cattura l’attenzione del pubblico in una cifra nuova per l’opera lirica.
Una miscellanea di linguaggi musicali godibili su più livelli culturali. Un gioco di citazioni da Modugno a Wagner, passando dal jazz a Puccini. Un gioco di partecipazione con delle sorprese speciali che non trascurano elementi autoctoni dell’isola. A tal riguardo nei doni offerti a Narda per il suo compleanno anche un emozionante intervento dell’Associazione culturale Tenore Su connotu di Fonni. Una contaminazione di luoghi e generi musicali dominati dal mago Mandrake. Audace protagonista in una sospensione fra prestidigitazione ed esoterismo.

Al termine del sorprendente spettacolo il saluto degli artisti dal palco si trasforma in un vero tripudio. Un abbraccio caloroso coinvolge lo stesso Colabianchi insieme al Maestro Oliva, al regista, già direttore artistico del palinsesto, Alberto Gazale.
Una effusione di gioia che innesta prolungati passi di danza contemporanea fra i cantattori e gli assistenti citati. Gli scrosci di applausi del pubblico manifestano un contagioso divertimento.

Il cambio di scena fra le due rappresentazioni con il relativo intervallo consente ai protagonisti dello splendido Mandrake di indossare i panni nel soggetto di Sibelius.
Jungfrun i tornet (La fanciulla nella torre), una nuova produzione del De Carolis, presentata al pubblico sassarese, in prima assoluta in forma scenica, è l’unica opera ultimata dal compositore finlandese Jean Sibelius (1865 – 1957), uno dei più grandi autori del XX secolo. Considerato un maestro del romanticismo nordico.
Una storia ambientata in un castello del medioevo dove la Fanciulla, il soprano Alessandra Di Giorgio e l’amante, il tenore Nicolas Resinelli, sono servitori.

Una vicenda d’amore, dove il baritono Francesco Landolfi interpreta Il Balivo e il mezzosoprano Irene Molinari, incarna la Castellana.
La grande bellezza della serata è stata realizzata con una impeccabile prestazione dell’Orchestra del de Carolis, impegnata in due complesse partiture.
Guidata dalla magistrale direzione del maestro Sergio Oliva. Applausi anche per il Coro dell’Ente diretto da Francesca Tosi.
Da ribadire la chiave di volta che ha segnato la combinazione perfetta per un ennesimo successo in un progetto audace dagli esiti non scontati.
La regia di grande potenza narrativa che Alberto Gazale ha curato insieme alle scene del dittico.
Le scenografie dalle particolari scelte cromatiche insieme ai bellissimi costumi, diversificati per ogni figura in ribalta, confezionati da Luisella Pintus, sono stati il valore aggiunto in questa sontuosa produzione.

La coreografia di Luigia Frattaroli sulle note del balletto la “danza delle ore” tratto dall’opera La Gioconda di Amilcare Ponchielli;
le ottime voci del cast composto da nomi noti della lirica e da giovani promesse, Carlo Ventre, oltre i colleghi già citati; hanno completato un affresco di grande impatto visivo per il folto pubblico in platea. Senza dimenticare i ruoli decisivi in supporto alla regia. Dal light designer Tony Grandi, alla puntuale assistenza in regia di Siria Colella, all’assistente alla scenografia Gianpaolo Salis.
Un complesso lavoro di squadra capace di coniugare le vicende drammaturgiche delle due opere. Rendendole adeguate per un viaggio unico, dalle forti pulsioni sensoriali.

Una musica da sogno nel solco del teatro di tradizione.
Domenica dodici ottobre, la seconda programmazione alle 16.30 al Teatro Comunale.
